Villa Greppi: luogo e memoria storica per la valorizzazione della cultura ambientale
2013, Monticello B.za (LC)
con M. Bellinzona, C. Gatti, A. Passoni, P. Ravasi
Il progetto proposto, antitetico a interventi invasivi, sceglie la strada della continuità con il luogo e la sua cultura. L’opprimente edificazione, limitrofa al compendio dell’antica Villa, ha suggerito un’idea di progetto connaturata all’area, più rispettosa, lontana da improbabili e ulteriori “invenzioni” d’architettura.
Villa Greppi dev’essere una riserva preziosa per una crescita coerente del territorio, non solo nel senso di riappropriazione del bene ma anche di riconquista di una forma e di un significato; un luogo per lo studio, la divulgazione e la sperimentazione del sapere legato al concetto di sostenibilità rappresentando l’occasione per ristabilire un più equilibrato rapporto tra uomo e territorio, favorendo in esso nuove forme di sviluppo.
Il progetto di Architettura che coniuga l’alternarsi di attività accademiche, ludiche e culturali gravitanti attorno all’idea della sostenibilità, propone costruzioni reversibili con materiali naturali, il recupero e l’adeguamento della villa, la valorizzazione del parco come elemento integratore dei luoghi del compendio.
Vengono definite alcune macro aree d’intervento:
LA RICOMPOSIZIONE DEL GIARDINO ALL’ITALIANA
una sorta di erbario a cielo aperto nel quale perdersi alla ricerca di colori e profumi, non solo con atteggiamento contemplativo ma, al contrario, con desiderio di riaccostarsi alla natura, di imparare dalla sua osservazione, di applicarsi ad essa attivamente. Sarà un’area del compendio, dove poter organizzare seminari specifici, corsi di coltivazione, di piccola botanica, di orto familiare, di composizioni floreali, oltre che uno spazio con settori dediti alla vendita in vaso delle stesse erbe, ma anche una suggestiva location dove poter organizzare aperitivi all’aperto nelle ore preserali. Erbe aromatiche, officinali, erbe mediterranee, erbe da cucina, medicinali o piante locali in via d’estinzione troveranno spazio sulle terrazze del giardino all’interno di geometriche aiole;
LA NUOVA SCENA VERDE
ovvero il teatro giardino antistante all’istituto Greppi che rimanda alla visione di antichi teatri nei quali la grammatica scenica gioca sulla composizione di pochi elementi naturali: le figure monumentali delle siepi, il tracciato ortogonale di sottili gradinature, il riflesso fermo dello specchio d’acqua o la folta cinta dei pioppi. Viene infatti prevista in questo luogo a conclusione della prospettiva della villa la creazione di un grande traliccio di legno che crea una sorta di scenafronte per definire, insieme agli elementi arborei, una grande piazza verde, un vuoto riservato alle manifestazioni collettive, agli spettacoli teatrali, ai concerti musicali, al cinema, ai laboratori artistici o altre manifestazioni. Un luogo-simbolo a prato che diviene ora piazza, ora platea, ora palcoscenico, in rapporto alle differenti necessità pubbliche, delimitato e protetto da imponenti filari alberati. L’impalcato dello scenafronte ricalca nelle dimensioni e nell’ordito la facciata della villa, in una sorta di slittamento semantico del suo prospetto;
NOTE ROMANTICHE ALL’INTERNO DEL PARCO ALL’INGLESE
ovvero la creazione di un percorso visivo luminoso (led technology) capace di condurre il visitatore, anche grazie all’introduzione di istallazioni di carattere artistico e paesistico, nel luogo in cui l’architettura si frammenta e diviene naturalizzata. Un luogo misterioso nel quale scoprire e far rivivere il parco anche in piena oscurità, connesso alla contemporaneità attraverso sistema QR Code che fornisce su supporto elettronico, testi, racconti, immagini e brani musicali. Particolare importanza viene riservata alla sommità della collina nella zona ovest del parco che viene ridisegnata e reinterpretata per mezzo di diaframmi vegetali che mitigano il rumore proveniente dalla strada provinciale: un luogo dove sostare soli, oppure in piccoli gruppi per laboratori didattici, incontri o semplicemente rimanere distesi a terra a guardare il cielo e le stelle.
LA RINASCITA DELLA VILLA COME LUOGO DEL SAPERE E DELLA MEMORIA
attraverso un attento recupero delle parti più significative dell’antica fabbrica e una ridefinizione delle altre per poterle inserire a pieno titolo nella contemporaneità introducendo usi e funzioni nuovi. Vengono predisposte quindi delle zone con vocazione museale concentrandole nell’ala ovest sui tre piani della villa, uno spazio gestionale riservato alla fondazione Villa Greppi nel corpo centrale e una zona dedicata alla formazione nell’ala est. Questo connubio funzionale vuole in maniera estremamente chiara rendere conclamato quel rapporto tra antico e moderno che troppo spesso viene dimenticato. Una nuova villa Greppi che possa essere centro di ricerca e formazione di quel sapere legato alla sostenibilità in tutte le sue molteplici accezioni (ambientale, economica, delle nuove tecnologie, a basso impatto) che a nostro avvisto può ancora essere tra le poche possibilità per un nuovo rilancio economico e culturale del territorio.
IL POTENZIAMENTO DELLA SCUOLA NELLEDIFICIO DELLE EX-SCUDERIE
i cui spazi verranno interamente destinati alle aule didattiche per la formazione di figure specializzate progettazione e realizzazione dell’ambiente naturale attraverso l’incremento di nuovi corsi di botanica, arte dei giardini, di architettura del paesaggio (landscape), arte topiaria e tecnica della materia vegetale. Una scuola di alto livello teorico e professionale, orientata verso i nuovi scenari del verde (sistemi di inverdimento verticale, verde pensile, ecc.), che contribuirà in maniera attiva anche alla manutenzione del parco attraverso attività pratiche e di laboratorio.
mobilità e tecnologia a misura di smartphone nelle aree service, legate alle nuove attività di car-sharing e bike-sharing del consorzio, che diverranno, oltre che aree di sosta, vere e proprie isole digitali capaci di erogare una molteplicità di servizi tecnologici, come ricarica smartphone, info-point per turismo e mobilità, commercio e contenitori multimediali di eventi, mostre, percorsi turistici e connettori tecnologici per la ricarica dei veicoli elettrici o per la stampa dei biglietti per l’ingresso alla villa e alle manifestazioni programmate in tutta le zone limitrofe. Contenitori aperti di applicazioni e servizi evoluti, in grado di consentire a cittadini e turisti momenti di sosta e per l’estensione delle funzionalità dei loro terminali mobili.
IL RINNOVAMENTO DELL’ANTICO BORGO DI CASATEVECCHIO
mediante l’eliminazione dei volumi di scarsa valenza architettonica ed il recupero del bellissimo fabbricato a corte allungata che avrà funzione ricettiva (foresteria e bed & breakfast) per un turismo in grado di favorire il pieno reinserimento del compendio nella realtà turistico – territoriale lecchese e, più ampiamente, lombarda. Un rinnovamento del borgo che prevede la valorizzazione del cascinale isolato e del suo spazio verde circostante, che verranno destinati alla ristorazione, per promuovere la cucina del territorio con serate a tema, valorizzando le eccellenze culinarie e i prodotti del territorio, gli chef e i ristoranti locali. Tale azione per conclamate esigenze economiche viene immaginata attraverso la vendita del borgo di Casatevecchio mediante convenzione tra le parti.