Tomba ST

2006, Imberido - Oggiono (LC)

In questo progetto il tema della tomba assume un significato singolare. Il piccolo monumento, dovrà rappresentare e ricordare la figura imprenditoriale di un uomo che ha fondato la propria filosofia di vita sull’attività  dell’azienda siderurgica.

Il monumento si compone principalmente di tre elementi:
– Il bacino in lamiera, colmo di pietre e lastre di ardesia;
– la lastra in cristallo trasparente;
– la croce.
La lastra vitrea segna il limite tra la vita e la morte.
Il defunto, idealmente rappresentato dalla croce in metallo di colore bianco, è immobile, sospeso, al di là del vetro in trasparenza.
Il disegno della croce fa riferimento all’immagine del trecentesco crocefisso del Cimabue e ne sintetizza la propria forma.
Per le persone a lui care, la croce acquisisce un valore assoluto di enorme rilevanza tale per cui la sua collocazione ne assume la posizione più importante della composizione, quasi come accade in un museo per l’oggetto di maggior valore accuratamente custodito nella teca di cristallo.
Sul margine antistante del bordo in ardesia è posto il vaso per l’alloggio dei fiori, costituito da un fascio di tondi in metallo verniciati a fuoco di colore bianco come per la croce.
La lamiera in ferro, è utilizzata attraverso lavorazioni di piegatura e saldatura dei giunti a formare e delineare in astratto il volume della piastra tombale.
Questa sorta di bacino tombale è colmo di ghiaia frantumata di media pezzatura.
Il metallo, principio vitale del defunto, nel momento tragico della vita viene utilizzato sino a divenire una sorta di metafora entro cui rappresentarsi.

La prima soluzione del monumento funebre scartata dalla committenza, prevedeva una tomba completamente in ferro arrugginito e ardesia con una croce bianca appoggiata ritta sul piano tombale.