Sopraelevazione di un fabbricato per abitazioni, progetto.
2007, Barzanò (LC)
Il progetto riguarda la sopraelevazione ed il recupero a fini abitativi dello spazio di sottotetto di un fabbricato risalente agli anni 60, caratterizzato da una fascia basamentale a destinazione commerciale e due piani ad uso residenziale.
L’intervento si propone risolutore di alcune problematiche, attraverso:
– il sopralzo, che nella nuova proposta progettuale cerca di valorizzare, riqualificandola, la figura architettonica dell’edificio esistente;
– la riforma generale del fabbricato, attraverso interventi mirati di sostituzione o rifacimento di alcuni elementi costruttivi e di finitura.
L’addizione volumetrica di sopraelevazione, in controtendenza rispetto al fare comune, cerca di risolvere il nuovo volume attraverso l’utilizzo di un corpo aggiunto “in arretramento” con copertura a tetto piano, al fine di valorizzare ed evidenziare il partito delle linee orizzontali che già lo distinguono.
Dal punto di vista della sua costruzione, si è pensato ad una struttura costituita da intelaiatura in legno strutturale, sia per gli elementi verticali che orizzontali con tamponamento a pannelli compositi e isolanti, che verranno successivamente intonacati integrandosi al paramento murario esistente.
Tale metodologia, è volta ad alleggerire il nuovo volume poggiante sul fabbricato attuale oltre che a contribuire a migliorare le nuove unità abitative dal punto di vista del contenimento e risparmio energetico.
Il nuovo volume si caratterizza per il pronunciato aggetto dell’elemento di gronda che corona e protegge il corpo di fabbrica e ne risolve la sua conclusione.
La ricerca della nuova figura voluta, rimanda a quelle architetture di gusto razionale tipiche degli anni ’30, di cui la Brianza Lecchese ed il territorio Comasco ne manifestano la massima espressione.
A solo titolo di esempio vengono richiamati edifici quali, la Casa Cattaneo/Alchieri e la Villa Leoni di P. Lingeri, la Casa Giuliani Frigerio di G. Terragni.
Il riferimento a questo genere architettonico viene sottolineato attraverso l’inserimento di elementi tipici come le aperture ad oblò, la gronda piana fortemente aggettante, gli elementi a telaio originariamente proposti (poi esclusi dalla committenza), il disegno razionale dei prospetti, ecc.
Il manto di copertura è previsto in lamiera di rame.
Gli intonaci sono proposti a due tonalità nella gamma dei beige mentre per il rivestimento della zoccolatura sono previste lastre in pietra piasentina.
I telai ed i serramenti sarebbero dovuti essere di colore bianco.