Restauro della scalinata monumentale di accesso alla chiesa di San Giorgio

2016, Molteno (LC)

Impr. esecutrice:
Luzzana restauri - Civate (Lc)

Un attento intervento di restauro di tipo conservativo e l’accostamento all’imponente scalinata in pietra di un corrimano dal profilo sottile, una sorta di "trama o filigrana" in metallo, capace di sovrapporsi con garbo e misura all’antico manufatto della scala, come se da sempre esistito.

L’imponente scala che conduce alla chiesa di San Giorgio, si frappone perpendicolarmente tra la strada e la facciata della parrocchiale, come “un grande cuneo” in appoggio al terrapieno che delimita il sagrato, quasi a volerlo sorreggere.
Realizzata nel 1916, è costituita da n.34 gradini monolitici in serizzo necessari per superare un dislivello di 5,50 metri e si sviluppa con andamento rettilineo per una lunghezza di circa 12 metri lineari. I gradini hanno una larghezza di mt.2,50 e sono trattenuti e sorretti da due grossi muri laterali, che fungono anche da parapetto.
Alla base della gradinata, due blocchi compatti evidenziano la partenza della scala, mentre nella parte superiore, all’estremità opposta, due cippi in serizzo ad elementi sovrapposti, caratterizzano “la porta d’ingresso” al sagrato.
Dello stesso materiale sono le copertine soprastanti le murature alcune delle quali ancorate alla muratura mediante graffe metalliche.

MODALITA’ D’INTERVENTO E RESTAURO
Esclusa l’ipotesi di un completo smontaggio della scala, poiché tale procedura avrebbe comportato il disfacimento della “friabile” muratura in pietrame si è proceduto gradualmente allo smontaggio dei primi nove gradini che ha permesso l’accesso e l’ispezione al vuoto sottostante.
Successivamente, i gradini sono stati rimossi e riposizionati.
Per quelli con evidenti sbrecciature dei bordi si è proceduto al loro ripristino nel modo come già attuato in passato.
Per tutti i manufatti in serizzo si è proseguito alla loro pulitura e stuccatura con impasto a base di sabbia e calce.
Il recupero dei muri in pietra a vista è avvenuto mediante stilatura con intonaco “raso pietra” a base calce che ha permesso il consolidamento e la messa in rilievo della tessitura originaria in pietrame. L’interno muri è stato trattato mediante stesura di nuovo impasto a base di sabbia, calce ed inerti di media granulometria.
L’addizione di un nuovo corrimano, indispensabile come aiuto e sostegno al quale aggrapparsi, è costituito da un doppio tondino in acciaio fissato mediante distanziali dello stesso diametro ai gradini e alla muratura.
Il materiale utilizzato, acciaio inox da 18 mm., è stato sottoposto a trattamenti naturali di spazzolatura e ossidatura mediante acidi che lo hanno reso di colorazione brunita.