Compendio turistico di Malga Fosse

2012, Passo Rolle - DOLOMITI

coll.ri:
S. Cogliati
A. Passoni
A. Sangiorgio
Citi

La proposta progettuale fa cari i caratteri costruttivi tipici dell’architettura rurale alpina che si caratterizzano per la massiccia diffusione di graticci in legno usati per l’essicazione dei prodotti agricoli, nelle loro innumerevoli varianti.
Per questo, i quattro fronti della costruzione sono muniti di frangisole in legno sollevati da terra che filtrano la luce proveniente dall’esterno e richiamano a distanza quelli degli edifici rurali presenti sul posto.

Malga Rolle si situa lungo il valico che collega San Martino di Castrozza con le altre valli dolomitiche, ai piedi del magnifico gruppo delle Pale di San Martino, il famoso anfiteatro che rappresenta la porta d’accesso sud-ovest delle Dolomiti.
La Malga, ben visibile dalla strada nel suo attorcigliarsi lungo il Passo è posta all’ombra dell’imponente Cimon della Pala (3.186 mt.).
La memoria storica di questo luogo, al piede del versante sud di punta Rolle, sarà rafforzata dall’ architettura del nuovo complesso che si affiancherà a quello della stalla esistente utilizzata per le attività pastorali e di ricovero per il bestiame.

Si è pensato ad un’architettura particolare, capace di integrarsi al paesaggio naturale e alla montagna.
Il progetto propone di “ricomporre” con opere di riporto del terreno, parte del pendio a suo tempo snaturato, proprio a seguito della creazione del pianoro su cui poggia l’attuale edificio dismesso.
L’immagine dell’architettura che ne consegue si compone di quattro volumi con copertura a manto erboso che nascono dal pendio naturale della montagna e crescono gradualmente con i loro fronti rivolti al paesaggio.
Ogni blocco identifica differenti destinazioni d’uso:
il bar, la casa del custode, il ristorante e il gruppo delle camere.
Ne scaturisce una successione di volumi che traslano “a ventaglio” roteando attorno alla torre, alternandosi a stretti pendii ricoperti a prato percorribili dagli escursionisti.
La torre in legno, contraddistingue il punto di centralità dell’edificio, identificandolo fisicamente.
Essa è costituita da un alto zoccolo rivestito in lamiera di zinco sopra cui poggia il “tralicciato” in legno che nasconde l’enorme lanterna in vetro traslucido.
Durante le ore serali il fascio luminoso dei locali posti al di sotto di essa la illuminerà trasformandola in un’architettura calda e filtrata.
La sala ristorante si presenta come una sorta di grande cannocchiale in affaccio sulla valle e le montagne circostanti, un ambiente d’eccellenza, il più ricercato, destinato ad un pubblico di visitatori più attento ed esigente.
La parte retrostante della sala comunica con la hall centrale.
Questo ambiente di passaggio e di attesa si distingue per l’illuminazione zenitale del grande lucernario posto alla base della torre.
Il blocco delle camere è situato in posizione più silenziosa ed appartata con affaccio ad est verso il Cimon de la Pala.

Un elemento “a corridore” interrato con accesso dal parcheggio coperto, accompagna alla cucina e smista agli altri ambienti di servizio. La collocazione dei depositi entro vani interrati, freschi, simili a piccoli “crotti” di montagna, ne garantisce l’ottimale conservazione dei prodotti.

Appartiene al complesso uno spazio coperto interrato destinato al ricovero dei posti auto privati.

Si è pensato di evitare qualsiasi operazione di sbancamento o scavo, accostando l’autorimessa contro il piede della scarpata esistente. In questo modo, attuando un modesto riporto di terra sulla sua copertura sarà possibile integrarla completamente al pendio.
La particolare conformazione “scalettata” contro terra è pensata per contrastare maggiormente la spinta orizzontale del terreno. Il “passo” ne suggerisce lo schema delle travi strutturali del piano di copertura.
Il prospetto esterno si contraddistingue per la successione di setti murari ad “L” rivestiti a doghe in legno, distanziati tra loro per permettere l’ingresso della luce naturale.

Un belvedere a sbalzo si rivolge sul vuoto dello scenario vallivo e diviene la principale attrazione dell’intero comparto turistico.

In prossimità del parcheggio è prevista la collocazione di una stele in legno, su cui apporre il nome della località turistica o sul quale applicare stendardi, manifesti, bandiere.